Iniziamo questo nuovo mese con una bella ricetta facile e veloce da realizzare ma un pò lunghetta per la cottura.
Purtroppo il mese di ottobre è già finito, tra compleanno e Halloween è volato via rapidamente: ma non sono mancate pizze, calzoni, torte e biscotti e budini. 😛
Un mese che ha portato qualche novità per l’inizio di un bel corso di pasticceria base: scoperto un pò per caso finalmente sono riuscita a trovare la scuola e quindi vari corsi che facevano al caso mio. La domenica ormai la trascorro per metà a seguire questo corso e a mettere in pratica tutto quello che viene spiegato durante la lezione, e per l’altra metà passeggiando per le strade del centro di Torino. Una volta terminato questo corso avanti un altro per migliorare sempre più e per conoscere i vari trucchetti. 😉
Tornando alla ricetta, finaaaalmente vi lascio la ricetta delle meringhe, in questo caso a forma di funghetti: se montata bene, a neve ben ferma, si possono ottenere delle forme e personaggi simpatici. Infatti facendo un giro sul web si trovano ananas, zucche, fantasmini ed altro ancora 😉
Stavolta mi sono concentrata sui funghi, per la prossima di vedrà 😀
Passiamo alla ricetta 😉
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Brownies e Blondies
Qualcuno starà pensando che sono i nomi di due gruppi musicali… eppure non è così XD
Scherzi a parte, questi dolcetti fanno felici sempre tutti, perchè sono morbidi, perchè sono dolci ma non troppo e poi perchè sono super golosi…poi se aggiungete anche la Nutella e il cioccolato bianco e una crema bianca alla nocciola, allora si arriva proprio al top! 😛
I brownies ormai sono conosciutissimi, ma le loro sorelle blondies, lo sono un pò meno.
Cercando su internet se ne trovano poche di ricette, molte in inglese, molte che sembrano più che altro dei cubetti molto soffiati e leggeri o molto bassi e poco cresciuti (dall’aspetto comunque invitante). Una ricetta in particolare attira l’attenzione, ed è quella di Gordon Ramsay, che viene ripresa più volte.
Mi spiace deludervi, ma non ho usato quella del famoso chef, ma ho semplicemente adattato la ricetta dei brownies per ottenere del morbidi, alti quanto basta e fangosi blondies.
Ricetta sperimentata per la grigliata di ferragosto, ma che ha dato ottimi risultati. 😉
A questo punto vi lascio entrambe le ricette, un pò per ingolosirvi ed un pò anche per mettere a confronto le due ricette e vedere come cambiano le dosi. 😉
Per le ricette continuate a leggere. 😀 Continua a leggere
Una tegola al cioccolato
Non poteva di certo finire il mese di aprile senza una ricetta!! Eh no! 😀
Questa ricetta diciamo che va anche bene per questo periodo in cui c’è tanto bisogno di recuperare il cioccolato di tutte le uova di pasqua ricevute ed acquistate fino a circa una settimana fa…anche se se ne comprano ancora 😛 ( e fate bene!!).
Comunque sia, si tratta di un dolce tipico del sud, ora non ricordo bene se proprio napoletano o addirittura pugliese, diciamo che ci sono testimonianze per entrambe le origini XD
Dei biscotti che ricordano molto i brutti ma buoni con la differenza che non vengono cotti due volte; inoltre questi sono ancora più ricchi ed assumono una forma un pò particolare che per l’appunto ricorda proprio le tegole dei tetti, anche se qualcuno li chiama anche cortecce sempre per la somiglianza con questo “tessuto” tipico degli alberi. Dal momento che vengono preparati con albumi e nocciole, la variante può essere con mandorle o pistacchi o anche noci, ed anche il rivestimento invece del cioccolato fondente, può essere di cioccolato al latte o ancora più goloso, di cioccolato bianco (non ne avevo altrimenti optavo per questi ultimi 😀 ).
Questi dolcetti li ricordo da che ne ho memoria, quando ero piccola li trovavo sempre nel panificio di fiducia di mia nonna ma li ho sempre, come dire, snobbati, non mi attiravano (beata ignoranza XD ). Che dire, è bastato assaggiarli una sola volta, all’età di circa 20 anni (qualcosa in più), per sviluppare una vera e propria dipendenza XD Cosa mi sono persa per tutti questi anni!!
Fortunatamente di tempo ce ne ancora per un pò per pasticciare, la fisioterapia è ormai iniziata e sono a buon punto e sta dando i suoi frutti, quindi presto si ritorna a lavoro con tanta carica ed energia ma soprattutto con tanta felicità nel cuore! ❤ Di conseguenza il tempo sarà di meno ma non significa che vi abbandono…restate sempre con le orecchie e gli occhi aperti che ci sono sempre per disturbarvi con nuove ricette golose! 😛
Partiamo allora subito con la ricetta 😀 Continua a leggere
Panna cotta al doppio cioccolato!
Dopo tanto tempo sono tornata, piano piano mi riprendo e ricomincio anche a pasticciare e ovviamente a scrivere.
Si riprende dopo tanto tempo a causa di tanti eventi, in particolare uno molto spiacevole, un piccolo incidente di metà dicembre. La vita fortunatamente continua, e anche se capita il momento in cui ti passa tutto davanti agli occhi l’unica cosa che conta alla fine è poter continuare a viverli momenti del genere belli o brutti che siano. Si continua a pasticciare e a credere nei propri sogni, nei propri progetti grazie a questa seconda possibilità, anche se con più lentezza nei movimenti e fisicamente. L’importante è essere ancora qui!
Comunque sia, tristezza a parte…lascio spazio all’allegria e al calore della mia passione che insieme alla famiglia e ai tanti amici mi tengono sempre compagnia.
Questa volta vi lascio con una ricetta davvero semplice semplice da realizzare, un pochino lunghetta con i tempi ma il risultato è di una cremosità unica!
Da quando mi sono trasferita a Torino, il dolce che mi piace sempre mangiare quando mi trovo a cena o pranzo fuori è la panna cotta: dovete sapere che quando ero a Napoli era un dolce che non rientrava tra le mie scelte di dolce a fine pasto, anzi lo scartavo subito, forse perchè più che una panna cotta mi sembrava sempre un budino gelatinoso. Beh che dire, Torino mi ha fatto riscoprire una versione molto diversa della panna cotta, molto cremosa e morbida. La prima volta che l’ho assaggiata è stata giusto il mese di novembre: attratta da questi bicchieri e dall’aspetto cremoso mi sono fatta tentare da una semplicissima panna cotta ricoperta da un dolcissimo strato di caramello. E allora perchè non provarci, ma soprattutto perchè non provarci facendola bigusto ed al cioccolato (le mie solite cinghialate 😀 ). Dopo le prime volte, in cui avevo un pò perso la pazienza e quindi la cremosità diventava troppo liquida, mi sono armata di pazienza ed impegno e ne è venuto fuori qualcosa di veramente buono, dolce e da dipendenza :P.
Ora basta chiacchiere (quelle penso proprio che le farò anche per carnevale 🙂 ), e passiamo ai fatti….o meglio, alla ricetta 😉 Continua a leggere
Dark Zeppola!
Eh si, proprio una dark zeppola, solo per la crema…invece della solita crema pasticcera gialla, una crema pasticcera al cioccolato fondente.
L’idea iniziale era quella di fare varie combinazioni cromatiche di zeppole. Ossia, oltre alle zeppole di questo articolo, volevo provare la zeppola al cacao con la crema gialla, ma alla fine il tempo è stato davvero poco, e sono riuscita a fare solo questa.
Ormai il tempo me lo devo ritagliare solo il sabato e la domenica, per fare tutto…dolcetti, visite a parenti, inviare altri cv, dal momento che in settimana sono impegnata con un tirocinio in farmacia… garanzia giovani e ho detto tutto, anzi niente… di garanzia c’è solo il nome, ma di fatto niente. E qui mi fermo, visto che ci sarebbero tante cose da dire, ma non mi piace parlare di politica (ci sono tante, troppe cose che non vanno). Quindi si è sempre in cerca di qualcosa di meglio e qualcosa di stabile.
Comunque sia, niente politica, dal momento che è un blog di dolci e cucina…piuttosto parliamo di queste zeppole 😀
L’impasto base della zeppola, è lo stesso che uso di solito anche per i bignè. 😉
E la ricetta della crema pasticcera, è quella di cui spesso vi ho parlato, una ricetta di famiglia, che ho un pò rivisitato e che ha un sapore davvero delicato e che profuma di limone. La adoro! ❤
Il sole su una torta
Questa torta è nata un pò per la voglia di sperimentare una nuova crema, o meglio una nuova mousse, senza uova. Non sono sempre stata convinta di tutte quelle mousse con le uova, anche se queste vengono pastorizzate.
Il risultato della mousse è stato ottimo, la stessa morbidezza di una mousse con le uova.
Per il pan di spagna, ammetto di aver usato la ricetta del maestro Knam, ero curiosa di provarla, ed ero anche curiosa di vedere se fossi stata all’altezza di riproporre una sua ricetta. 😀
Ma anche la crema pasticcera è stata una prova: infatti non si tratta della ricetta che ormai uso da sempre e che fa parte del repertorio di ricette della mia famiglia, ma si tratta di una crema pasticcera un pò più densa e gialla del solito, molto simile a quella che alcune pasticcerie usano per le zeppole 😛
Zeppole che vi riproporrò, ma in una versione un pò diversa dal solito, per quanto riguarda la crema, ma la ricetta base rimane sempre la stessa 😉
Dicette o’ pappece vicino a noce, damme o’ tiemp ca’ te spertoso
Di che parliamo? Di noci, ovviamente…e di un buon pane con noci e cioccolato!! 😛
Le associo sempre a questo simpatico proverbio napoletano, che un pò sta anche ad indicare la pazienza nell’ottenere un risultato o nel fare una qualsiasi cosa. In questo caso, la pazienza per la lievitazione. 😉
Dicette o’ pappece vicino a noce, damme o’ tiemp ca’ te spertoso!
Le noci, fino a qualche anno fa, ricordo che erano un pò messe da parte, perchè in moltissimi pensavano che facessero male, che aumentassero il colesterolo ed il rischio di malattie cardiovascolari. E invece, grazie alla scienza, ai vari studi ed anche alla tradizione, è risultato essere il contrario.
Le noci aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo totale, di LDL (colesterolo cattivo) e trigliceridi e aiutano ad aumentare i livelli di HDL (colesterolo buono): tutto questo grazie alla presenza di una grande quantità di omega 3 ed omega 6, importanti proprio per la loro azione di controllo sui livelli di colesterolo e trigliceridi.
Inoltre contengono anche acido folico e numerose proteine, che a loro volta contengono l’arginina, altra sostanza importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Contengono anche zinco, fosforo, potassio, calcio, magnesio e vitamine del gruppo B e vitamina E, e per tale motivo hanno una elevata azione antiossidante (soprattutto la vitamina E).
Sono ottime per chi soffre di diabete per il ridotto contenuto di zuccheri, ed in particolare per chi soffre di diabete insipido, per l’elevato contenuto di inositolo (importante nella regolazione dell’attività dell’insulina).
Sono ottime per chi pratica sport… 😉
E ancora, gli estratti che si ottengono dalle noci stesse ma anche dalle foglie hanno attività antisettica, astringente, digestiva, decongestionante ed antiinfiammatoria…insomma, non sono poi così male!!
L’unica cosa è che, contenendo molti grassi (di cui la maggior parte sono buoni), fanno ingrassare un pochino…però basta sempre mangiarne una quantità giusta, circa 30-50 grammi al giorno, in modo da prevenire anche numerose patologie.
Ma anche il cioccolato fa bene..sempre se assunto con moderazione. Soprattutto quello fondente, che in questa ricetta è presente.
Come dico sempre e come ci hanno ben insegnato all’università: è la dose che fa il veleno!
Una frase che vale per tutti gli alimenti…anche quando si parla di carne, e se proprio vogliamo dirlo anche di frutta e verdura (e qui mi fermo perchè ci sarebbe da fare un bel discorso per mettere le cose in chiaro!).
Comunque, non ci sono uova, nè grassi…ma soltanto olio evo. Più salutare di così?? 😀
E dopo questa lezione di nutraceutica molto rapida e riassuntiva (se così la si può definire), passiamo alla ricetta! 🙂
Un anno di blog e tanto cioccolato!
Molto probabilmente il grande ed inimitabile e bravissimo Ernst Knam, dopo questa ricetta, non mi farebbe toccare più neanche un pezzetto di cioccolato. Mea culpa!! Cosa ho fatto per arrivare a questa riflessione? Beh, avete presente la famosa torta mocaccina di Knam (che, tra l’altro sta spopolando sul web)?? Ho avuto il coraggio di cambiarla e modificarla, però giuro che l’ho fatto solo perchè mi mancavano gli ingredienti! Per tale motivo, semmai dovessi leggere questo articolo, ti chiedo perdono Knam XD
Comunque sia, le modifiche sono solo nella crema pasticcera, nella crema al caffè e nelle dosi della crema al caffè (ma senza caffè): infatti per la crema pasticcera del maestro erano previsti circa 12 tuorli (considerando mediamente il peso di ogni tuorlo) e io ho usato la ricetta di famiglia, o meglio di mia madre che ne prevedeva solo 4, e poi nella crema al caffè ho mancato il caffè solubile, solo perchè non lo usiamo molto a casa, soprattutto io che non sono una bevitrice di caffè (in pratica mi porta sonnolenza XD ). A parte queste modifiche, il risultato è buono lo stesso, si sente molto il cioccolato fondente, ma la presenza del cioccolato bianco, o meglio della ganache, equilibra il tutto…per non parlare poi della frolla..mai fatta una così buona!! Penso che almeno questa ricetta non l’abbandonerò più!! ❤
Ovviamente per festeggiare anche il primo anno del blog (un pò in ritardo), non potevo non provare una ricetta di Knam, il mio idolo della pasticceria, anche se poi la ricetta l’ho modificata 😛 però diciamo che mi ha dato l’ispirazione. L’unica cosa per cui sono rimasta male è stata per la decorazione, ma con questo caldo mi inceppo sempre col cioccolato e le temperature africane della cucina. Ma fa niente, ho recuperato con un pò di frolla cotta avanzata e qualche pezzetto di cioccolato fondente. Il risultato è stato comunque apprezzato. Come se non bastasse, in quella giornata mi ero cimentata anche con alcune decorazioni con la frutta, in particolare con le palline di melone, ed infatti ho fatto anche una crostata morbida di frutta e crema pasticcera (rimasta dalla review della mocaccina), usando una base con gli albumi rimasti dalla crema, della serie “non si butta via niente!” 😀
In tutto ciò, vi esprimo, come una bambina quando va al parco giochi, la mia felicità nel dire che finalmente il percorso universitario volge al termine, ed infatti prossimamente potreste trovare una bella torta, anche se da masochista vorrei provare a fare proprio un buffet. Dai Martina che ce la fai!! E speriamo bene, per tutto 😛
Adesso, basta chiacchiere inutili ed arriviamo al sodo…RICETTA! 😀 Continua a leggere
Dite cheeeeeesecake!
Vi avviso, questa torta FA INGRASSARE!! Ci sono tante calorie, quindi amanti della linea, delle dieta salutiste ecc…questa ricetta non fa per voi, o meglio non fa per la dieta!
Una ricetta già provata altre volte il cui risultato è sempre garantito: la sovrapposizione dei tre cioccolati è una gioia indescrivibile per il palato e per la propria voglia di soddisfare un piacere fatto di cioccolato; una ricetta da rifare dal momento che mi era stata chiesta più e più volte, soprattutto da mia sorella, e poi da rifare sempre per accontentare un pò tutti a tavola, anche chi non può mangiare uova! Quindi vi parlo di una ricetta che può essere usata anche per gli intolleranti/ allergici alle uova.
Ammetto che in questo caso ho commesso molti errori nell’assemblare la torta, ma principalmente errori dovuti alla fretta! Un primo errore è stato quello di non mettere la carta forno anche intorno al bordo dello stampo, poi quello di mettere le varie creme spalmandole, quando poi avrei potuto inserirle usando una sac a poche, in modo da avere gli strati più uniformi…ma chi se ne frega!! l’importante è il risultato finale, che, fortunatamente, è piaciuto a tutti, grandi e piccini!
Un altro particolare, che però non definirei errore, è quello di usare biscotti per la base come Digestive e non biscotti Oro Saiwa, semplicemente perchè i secondi sono più sbriciolosi e quindi non compattano quanto devono, ma li ho dovuti usare perchè c’è chi è allergico all’altro tipo di biscotti e perchè i Saiwa sono senza uova. Vabbè, praticamente ho perso più tempo a decidere quali biscotti usare che a fare tutto il resto!! E poi un altro piccolo errore è stato quello di usare uno stampo un pochino più piccolo, per cui la base e i vari strati sono venuti più alti (meglio così, direbbe qualche golosone!! 😛 ).
Iniziamo allora con questa nuova, gustosa e ingrassosa ingrassante ricetta!! 😛 Continua a leggere
Il budino dei ricordi…
Devo essere sincera, ho pensato e ripensato a quello che avrei dovuto e voluto scrivere in questo articolo/ricetta… ci sono tante cose da dire e da raccontare, ma penso proprio che inizierò col raccontarvi il perchè del titolo.
“Il budino dei ricordi”, beh forse qualcosa già si capisce: è il budino che mia nonna ha sempre preparato per la famiglia, il dolce a cui nessuno diceva mai “No”, dolce al punto giusto, una bella botta di zuccheri (e credo proprio anche di calorie). Il dolce che riuniva tutta la famiglia intorno alla tavola e che inchiodava mia nonna alla cucina. Quello stesso dolce che mi rendeva felice quando tornavo da scuola e lei, mia nonna, mi diceva che lo aveva preparato.
Sai nonna, ogni volta che ti guardavo mentre lo preparavi, i passaggi per me erano sempre difficili da capire… proprio così, la guardavo come se fossi incantata, cercavo di capire la sequenza di tutti i passaggi, ma puntualmente mi perdevo in qualcosa, o per distrazione o per scoraggiamento. Ma ora, che mi sono ritrovata senza di te a prepararlo, lo sconforto mi è venuto ancora di più. La paura di sbagliare era tanta, l’ incertezza dei passaggi, delle dosi mi assaliva, ma per fortuna è andato tutto bene. Mi cullo nel pensiero che forse da lassù mi hai guidata e accompagnata affinché riuscisse proprio come riusciva a te.
Non ho mai avuto il tempo di fermarmi e stare al tuo fianco per farmi insegnare realmente e praticamente come prepararlo, sono riuscita solo a farmelo spiegare da te e a farmi dare la ricetta…di questo un pò mi pento, ho sempre dato troppa importanza allo studio, all’università, agli altri in generale, e alla fine mi sono persa uno di quei momenti che sarebbe stato il più importante di tutti.
Spero che ora, da lassù tu sia contenta e fiera di come sia venuto questo “budino brasiliano” (come lo chiamavi sempre tu).
Bene, ora che ho finito con questa introduzione penso si sia capito il motivo della mia lunga assenza dal blog, e un pò da ovunque (anche nella vita “reale”)…. ho avuto il tempo di riflettere su tante cose, accadute e che verranno.
Ho ascoltato il consiglio di un amico: “ti posso consigliare di fare un budino tutto tuo e che potrebbe piacere a lei. Sarebbe un omaggio adatto a lei ed una cosa che ti lega comunque in modo speciale a lei!“.
Ecco, ho ascoltato questo consiglio, e dopo aver raccolto il morale dal pavimento, ho impiegato tutta la mia buona volontà, la mia passione in questo dolce di cui avrò sempre voglia di mangiarne una fetta e che mi legherà sempre a mia nonna.
La preparazione di questo budino alla fine è abbastanza semplice, bisogna sempre stare attenti a mantenere le temperature giuste e sopratutto, mantenere la calma 😛 .
Il risultato addensa l’ anima e scalda il cuore, soprattutto se lo mangiate con chi tanto amate.
E allora…. let’s go!!! Continua a leggere