Ormai si sa e tutti lo sanno, che uso i dolci come biglietto da visita.
Se arrivano le feste, faccio biscotti a livello industriale, se arriva un compleanno regalo una torta, se vengono amici e parenti realizzo almeno 3 tipi di dolci, per accontentare un pò tutti, e se vado a trovare amici e parenti faccio la stessa cosa. Quanto sono prevedibile! 😀 Ma non posso farci nulla…è l’unica cosa a cui riesco a pensare e fare, mi piace fare anche regali ed acquistarli ma credo che regalare un dolce sia diverso, il tempo la pazienza e la creatività che si impiegano per un dolce hanno per me un valore diverso…e poi è sempre una cosa che mette tutti d’accordo a tavola, che fa felice anche i bambini e soprattutto che fa cambiare idea a chi preferisce il salato e chi per altre patologie non riesce proprio a rinunciare al dolce che porti. Questa credo che sia la più grande soddisfazione, una cosa che riempie il cuore.
La crostata di cui voglio parlarvi oggi, è stata appunto realizzata alla fine di settembre, quando ormai le giornate iniziavano ad accorciarsi, le ferie erano finite e 4 amiche si ritrovano intorno ad un tavolo per studiare e superare un corso. Ovviamente, per ingannare il tempo ed anche per invogliarci, mangiamo una fetta di torta. Una crostata alla frutta che rallegra l’animo di tutti, di un diabetico, di tre golosoni cronici e di chi ha rinunciato per un anno al cioccolato (tanto rispetto, perchè io non resisterei neanche una settimana).
Nasce così questa crostata alla frutta…già realizzata altre volte ma che ha sorpreso un pò anche me.
Partiamo con la ricetta allora 😉
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Mug Cake…ritorno dal passato
L’antica ricetta della mug cake andata perduta doveva essere assolutamente recuperata; così, finalmente dopo circa 3 anni di ricerca sono riuscita a recuperarla…scritta fugacemente su uno dei miei soliti pizzini di carta e recuperato tra i mille e passa quaderni arrangiati di ricette trascritte.
Una ricetta che andava condivisa: un tripudio di cioccolato, tra quello bianco della ganache, quello della base della mug cake e poi quello caramelloso della farcitura con cioccolato milka reso più “leggero” da una vellutata crema pasticcera.
Ricetta e torta realizzata, all’epoca, molto rapidamente: infatti ricordo ancora che con difficoltà tagliai la base in tre dischi non perfettamente uguali tra loro…ancora calda. Andavo di fretta perchè si organizzò una cena improvvisa tra parenti, forse l’ultima in cui ho condiviso dei momenti con la mia nonna paterna e l’ultima prima di salire su al nord. Questa torta mi collega ai ricordi della casa di mia nonna, lei pasticcera come me, che amava il dolce e amava riunire tutti intorno la sua maestosa millefoglie, o una delle sue torte con panna e cioccolato. Lei che osservava i miei dolci scrutando in ogni particolare del dolce e del gusto, riservandomi poche volte un sorriso compiaciuto per il mio lavoro.
Ricordo ancora quando pur di farle mangiare i miei primi babà al rum e cioccolato, le dissi che erano di una nuova pasticceria che aveva aperto…lì ho avuto la mia più grande soddisfazione in quanto sorpresa si complimentò per la bravura del pasticcere. Nonna perdonami da lassù, ma dovevo farlo XD
Quello fu un momento molto allegro 😀
Comunque, ricordi, bugie e soddisfazioni indirette a parte, questa ricetta soddisfa quella voglia di cioccolato che ultimamente trascina anche me…e che mi sta tentando nel riproporre questa torta. Una fetta che si scioglieva in bocca. ❤
Le dosi sono per una torta di diametro di 24-26 cm.
Ricoprimi di bignè…al cocco e pistacchio!
La crostata rustica con scarole, capperi e asiago è in forno, e intanto si sentono i rumori di una città che non sta mai ferma, tra auto, pullman, campanellini di biciclette anche in inverno ed (ahimè) ambulanze. Ma, nonostante tutti questi rumori, che mi fanno sentire stranamente a casa, mi siedo e nel mio giorno di “riposo”, scrivo finalmente un articolo su un dolce realizzato un pò di tempo fa, tanto per cambiare.
Si tratta di un dolce, come già detto (mi dispiace deludere chi si aspettava un rustico XD ), in particolare di piccoli bignè farciti con crema pasticcera, per metà aromatizzata al pistacchio e per metà al cocco. Con questa ricetta, avrete un esercito di bignè, in quanto di dimensioni ridotte; ovviamente per chi adora i super bignè ciccioni e farcitissimi la ricetta vale lo stesso, ma bisognerà realizzare sulla carta da forno un bignè delle dimensioni desiderate.
Questo tipo di pasta choux risulta essere un pò più croccante rispetto alla classica ricetta utilizzata per le zeppole: a variare è la quantità di burro e di farina. Una ricetta molto versatile, ottima per realizzare anche gli eclaires ed i famosi bignè craquelin (rivestiti con un sottile strato di pasta frolla prima della cottura).
Un’altra differenza che ho notato, è che all’interno rimangono anche più vuoti da qui anche la croccantezza maggiore della pasta una volta cotta.
Pronti ad essere ricoperti di bignè?! 😛
Torta di compleanno Rock!
Rieccomi!!
E mentre si raffredda il mio budino preferito, vi racconto di quest’altra torta.
Risale esattamente ai primi di dicembre, ed è stata realizzata per mio cugino, il mio fratellino. Lui, appassionato di musica rock, ed in particolare dei Guns n’ Roses, l’ho sempre considerato come un fratello minore; siamo cresciuti quasi insieme anche se a distanza (io a Napoli e lui a Torino) con una differenza di età di circa 10 anni. Gli voglio un bene dell’anima, anche se magari non sempre riesco a dimostrarlo, e allora per il suo compleanno cosa avrei potuto regalargli se non una torta un pò più particolare?!
Inizialmente avevo diverse idee in testa, non sapevo se fargli una torta che somigliasse al cappello di Slash, se doveva essere in pasta di zucchero o meno, che sapore dovesse avere…ma alla fine ho deciso! Una semplice torta, ricoperta di pasta di zucchero colorata che ricordasse il simbolo di questa famosa band. Bene o male è andata, quindi cake designer abbiate pietà di me e delle decorazioni fatte a mano in cui non sono molto ferrata (le rose mi hanno fatto impazzire ed infatti non ne vado molto fiera XD ).
Come basi, si tratta di un semplice pan di spagna e di una semplicissima crema pasticcera, e ganache al cioccolato bianco che mi serviva per tenere la pasta di zucchero.
Iniziamo subito!! 😀 Continua a leggere
Una Torta Fortunata
Questa torta risale al primo gennaio 2017. Il primo giorno del nuovo anno, e per portare un pò di fortuna, visto il modo indecente con cui si è concluso il precedente (almeno per quanto mi riguarda), una torta con tante coccinelle ci stava proprio bene, per augurare un anno migliore, dei giorni pieni di felicità.
Nonostante il dolore dovuto all’incidente, nonostante il morale sotto i piedi, quella giornata mi feci forza e decisi di riprendere la vecchia Martina e di darmi da fare, nei limiti delle mie possibilità fisiche. Quindi presi uova, farina e zucchero e diedi sfogo alla fantasia e allontanai i cattivi pensieri dando spazio a colori e a tanta dolcezza.
Come base ho usato una delle prime torte che ho imparato a realizzare: la chiffon cake. E per decorare la mia immancabile ganache al cioccolato bianco 😛 . Qualcuno, giustamente, potrebbe dire “ma questa usa solo ganache”…beh quello che posso dirvi è che le alternative per questo tipo di decorazione sono bene o male le stesse: se proprio la ganache non vi sta simpatica, allora potete usare la classica crema al burro, o la crema al burro con meringa o ancora una panna montata fino a farla diventare della stessa consistenza di una pomata di burro XD
A voi la scelta. 😉
Dark Zeppola!
Eh si, proprio una dark zeppola, solo per la crema…invece della solita crema pasticcera gialla, una crema pasticcera al cioccolato fondente.
L’idea iniziale era quella di fare varie combinazioni cromatiche di zeppole. Ossia, oltre alle zeppole di questo articolo, volevo provare la zeppola al cacao con la crema gialla, ma alla fine il tempo è stato davvero poco, e sono riuscita a fare solo questa.
Ormai il tempo me lo devo ritagliare solo il sabato e la domenica, per fare tutto…dolcetti, visite a parenti, inviare altri cv, dal momento che in settimana sono impegnata con un tirocinio in farmacia… garanzia giovani e ho detto tutto, anzi niente… di garanzia c’è solo il nome, ma di fatto niente. E qui mi fermo, visto che ci sarebbero tante cose da dire, ma non mi piace parlare di politica (ci sono tante, troppe cose che non vanno). Quindi si è sempre in cerca di qualcosa di meglio e qualcosa di stabile.
Comunque sia, niente politica, dal momento che è un blog di dolci e cucina…piuttosto parliamo di queste zeppole 😀
L’impasto base della zeppola, è lo stesso che uso di solito anche per i bignè. 😉
E la ricetta della crema pasticcera, è quella di cui spesso vi ho parlato, una ricetta di famiglia, che ho un pò rivisitato e che ha un sapore davvero delicato e che profuma di limone. La adoro! ❤
O’ rre’ e Napule… o’ babbà!
So già che in questo momento mi state maledicendo perchè con questa ricetta ho sabotato tutti i vostri buoni propositi riguardo la dieta e l’alimentazione sana ecc ecc…ma questa ricetta, ma che dico?! Questa opera della pasticceria napoletana la dovevo assolutamente condividere con voi!
Questo è il Babà!! Il dolce napoletano per eccellenza, insieme alle sfogliatelle ricce e frolle, insieme al biscotto all’amarena e alla regina pastiera e tanti altri pasticcini tipici!
E’ il dolce che fa da padrone in ogni singola vetrina di tutte le pasticcerie napoletane, col suo bel colorito bronzato, con la sua bagna tipicamente al rum che la fa brillare ed con tutte le sue forme: a ciambella, piccola o grande e a funghetto…magari spaccato al centro con panna e fragole o crema e amarene….insomma è proprio il Re di Napoli!
Eppure, se uno volesse sapere per filo e per segno la vera storia del babà, scoprirebbe che in realtà lui è nato in Polonia, come frutto dell’ira del re Stanislao Leszczinski dopo aver buttato contro una bottiglia di rum il Kugelhupf. Quindi il babà si può considerare come l’evoluzione del Kugelhupf, o comunque un suo parente stretto. Comunque sia, dopo essere nato in Polonia, si trasferisce a Parigi ma in realtà è a Napoli che viene adottato completamente dai calorosi e golosi napoletani!!
E’, inoltre, il dolce che ogni domenica regna sulla tavola di ogni famiglia napoletana dopo l’abbondante pranzo..mentre si crogiola nella sua bagna nella famosa “guantier” insieme agli altri pasticcini.
E poi, ricordate che se vi trovate a parlare con un napoletano e lui vi dirà “Si’ proprij nu’ babbà!!“, sappiate che vi sta facendo un bel complimento, paragonandovi ad un dolce buonissimo, proprio per sottolineare il vostro carattere dolce e caloroso, anche se spesso il vero significato di questa frase viene travisato e trasformato “sei proprio un fesso (cioè stupido)”, e credetemi da napoletana vi dico che non è questo il vero senso della frase.
Dopo essere cresciuta un pò anche nella casa della mia nonna paterna Rosetta, tra babà, millefoglie, pastiere, brutti ma buoni e pasterelle varie tutte da lei realizzate, condivido con voi questa ricetta di famiglia! 😀
La torta degli ospiti
Qualcuno potrebbe dire tranquillamente:”Ah come si vede che non hai niente da fare!!”
Beh..un pò è vero e un pò no! Nel senso che ormai non mi faccio problemi a sfornare dolci e torte varie quando sento mia madre dire che abbiamo qualche visita a casa o dobbiamo andare a trovare qualcuno o semplicemente quando ne sento il bisogno! Anzi!! I miei occhi iniziano a sbrilluccicare e subito, canticchiando e col sorrisino sulle labbra, mi metto all’opera. Ma già so che questo tempo libero sta per finire…esame di stato all’orizzonte, con la speranza di superare questo orizzonte (nel migliore dei modi) e di poter avere ancora altro tempo a disposizione (anche in caso di un eventuale futuro lavoro).
Anche questa volta, cercando l’ispirazione sfogliando i diversi giornali di pasticceria, mi capita questa torta decorata con crema e ganache al cioccolato e con un morbido pan di spagna al cioccolato trovata su una delle uscite di qualche mese fa della rivista Più Dolci.
Le ricette del pan di spagna e della crema le ho variate: al pan di spagna ho aggiunto del cacao ed ho ottenuto un risultato un pò inaspettato, infatti è risultato essere molto soffice pensando invece di avere un impasto pesante (tipico effetto del cacao). Invece per la crema, invece di usare solo i tuorli, ho usato le uova intere…non ditemi niente ma a me un pò dispiace lasciare gli albumi soli soletti nel frigorifero! XD
E poi per la decorazione mi sono un pò sbizzarita e quindi niente più torta uguale a quella di partenza 😀
Oggi è domenica….domenica uguale dolce, e allora iniziamo subito prima che questo magnifico giorno della settimana finisca!! 😛
Riepilogo di più giorni di dolci e…FESTE!!
Proprio così, in meno di una settimana non so quanti dolci sono riuscita a sfornare, quanti kg di cioccolato, farina, zucchero, burro, panna ho usato!! In realtà ho un foglio su cui ho scritto tutte le quantità, e solo se lo guardo sembra quello scritto da un titolare di una pasticceria!
Comunque sia, ricontando, sono state sfornate due torte, di cui una di laurea e una di compleanno, una crostata morbida di frutta interamente senza uova, circa 50 cupcake, una doppia dose di brownies oreo, millionaire shortbread, doppia dose di rotolo con cioccolato, un babà rustico e due casatielli…e qui credo di aver finito!
Giovedì 30 luglio, è terminato il mio percorso di studi con tanto di laurea, e con tanto di dolci. Alla fine sono riuscita nell’intento di preparare il buffet per il post-discussione….e sono rimasta anche molto soddisfatta del risultato. Il tutto realizzato nei due giorni precedenti al giorno della discussione della tesi, per poi concentrarmi sulla torta tra il giovedì pomeriggio e per la giornata di venerdì. La torta in questione, una bestiolina delle dimensioni di 30×40 cm, è stata realizzata con pan di spagna, red velvet e farcita con crema pasticcera, gocce di cioccolato e ricoperta con ganache al cioccolato al latte/fondente e tante piccole decorazioni di pasta di zucchero. Non vi dico per il trasporto, sia del buffet che della torta.
Nel primo caso mi sono armata di almeno 3-4 borse frigo, di cui una era enorme e rigida, di quelle che si portano al mare quando si sta con la famiglia XD
Mentre per la torta, avevo praticamente il panico che si sciogliesse e schiacciasse! Fino alla fine sono stata con l’ansia addosso!!
Per quanto riguarda l’esperienza della laurea..beh…UNICA!
Fino al giorno prima, ero tranquilla, immersa nello zucchero, nella farina e giocherellavo con le uova, ma appena finito di preparare il buffet, è arrivato un senso di ansia che mi ha quasi devastata ed è rimasto fino al momento in cui non mi hanno chiamata! Ma dopo aver parlato, nella mia testa sentivo solo un coro angelico che cantava “Hallelujia!!”. E ora che tutto è finito (o quasi, si attende l’esame di stato), sono curiosa di saper e vedere cosa mi aspetta in futuro!! Mah…staremo a vedere!
Intanto, vi parlo un pò di questa torta, progettata mesi prima e realizzata in quasi due giorni!! 😀 Continua a leggere
Un anno di blog e tanto cioccolato!
Molto probabilmente il grande ed inimitabile e bravissimo Ernst Knam, dopo questa ricetta, non mi farebbe toccare più neanche un pezzetto di cioccolato. Mea culpa!! Cosa ho fatto per arrivare a questa riflessione? Beh, avete presente la famosa torta mocaccina di Knam (che, tra l’altro sta spopolando sul web)?? Ho avuto il coraggio di cambiarla e modificarla, però giuro che l’ho fatto solo perchè mi mancavano gli ingredienti! Per tale motivo, semmai dovessi leggere questo articolo, ti chiedo perdono Knam XD
Comunque sia, le modifiche sono solo nella crema pasticcera, nella crema al caffè e nelle dosi della crema al caffè (ma senza caffè): infatti per la crema pasticcera del maestro erano previsti circa 12 tuorli (considerando mediamente il peso di ogni tuorlo) e io ho usato la ricetta di famiglia, o meglio di mia madre che ne prevedeva solo 4, e poi nella crema al caffè ho mancato il caffè solubile, solo perchè non lo usiamo molto a casa, soprattutto io che non sono una bevitrice di caffè (in pratica mi porta sonnolenza XD ). A parte queste modifiche, il risultato è buono lo stesso, si sente molto il cioccolato fondente, ma la presenza del cioccolato bianco, o meglio della ganache, equilibra il tutto…per non parlare poi della frolla..mai fatta una così buona!! Penso che almeno questa ricetta non l’abbandonerò più!! ❤
Ovviamente per festeggiare anche il primo anno del blog (un pò in ritardo), non potevo non provare una ricetta di Knam, il mio idolo della pasticceria, anche se poi la ricetta l’ho modificata 😛 però diciamo che mi ha dato l’ispirazione. L’unica cosa per cui sono rimasta male è stata per la decorazione, ma con questo caldo mi inceppo sempre col cioccolato e le temperature africane della cucina. Ma fa niente, ho recuperato con un pò di frolla cotta avanzata e qualche pezzetto di cioccolato fondente. Il risultato è stato comunque apprezzato. Come se non bastasse, in quella giornata mi ero cimentata anche con alcune decorazioni con la frutta, in particolare con le palline di melone, ed infatti ho fatto anche una crostata morbida di frutta e crema pasticcera (rimasta dalla review della mocaccina), usando una base con gli albumi rimasti dalla crema, della serie “non si butta via niente!” 😀
In tutto ciò, vi esprimo, come una bambina quando va al parco giochi, la mia felicità nel dire che finalmente il percorso universitario volge al termine, ed infatti prossimamente potreste trovare una bella torta, anche se da masochista vorrei provare a fare proprio un buffet. Dai Martina che ce la fai!! E speriamo bene, per tutto 😛
Adesso, basta chiacchiere inutili ed arriviamo al sodo…RICETTA! 😀 Continua a leggere