I dolci, le torte ed i biscotti dell’infanzia sono davvero tanti…ad ognuno è collegato sempre un ricordo, un momento particolare e soprattutto una persona. In questo caso, questo piccolo dolce mi riporta molto indietro nel tempo…e mi ricorda le mie nonne.
Entrambe molto spesso si ritrovavano a preparare questi bocconcini che in pochissimo tempo finivano lasciando il barattolo vuoto. Era tipico prepararli quando avanzavano mandorle dalle altre preparazioni, quali brutti ma buoni, cantuccini o semplicemente si preparavano proprio perchè si aveva la voglia di fare un qualcosa di rapido e che stuzzicasse un pò tutti in famiglia.
Ricordo ancora la dedizione e la pazienza delle nonne nel mescolare lo zucchero, nell’aspettare che si sciogliessero tutti i grumi per poi aggiungere le mandorle e continuare a girare col mestolo anche se con una forza che ormai per l’età non sempre riuscivano ad avere, e proprio per questo negli ultimi anni mi lasciavano intervenire per dare una mano, in tutti i sensi 🙂
Ricordo il profumo dolce di caramello e l’attesa per poter addentare uno di questi pezzetti preziosi, frutto del loro lavoro e del loro amore per la famiglia ed in particolare per i nipoti (di tutte le età). E ovviamente il sapore e la croccantezza mi ritornano in mente ogni volta ad ogni morso, ed ogni volta è un dolce ricordo. 🙂
Si tratta del croccante alle mandorle, realizzato con queste perchè erano sempre usate dalle mie nonne, ma da fare in alternativa con nocciole, noci, pistacchio o un mix di frutta secca.
Vi lascio quindi con una ricetta davvero molto semplice, a portata di tutti, da mangiare così o da usare come ingrediente aggiunto ad altre preparazioni, come mousse o gelati o come copertura (una volta macinato), per creme.
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Una tegola al cioccolato
Non poteva di certo finire il mese di aprile senza una ricetta!! Eh no! 😀
Questa ricetta diciamo che va anche bene per questo periodo in cui c’è tanto bisogno di recuperare il cioccolato di tutte le uova di pasqua ricevute ed acquistate fino a circa una settimana fa…anche se se ne comprano ancora 😛 ( e fate bene!!).
Comunque sia, si tratta di un dolce tipico del sud, ora non ricordo bene se proprio napoletano o addirittura pugliese, diciamo che ci sono testimonianze per entrambe le origini XD
Dei biscotti che ricordano molto i brutti ma buoni con la differenza che non vengono cotti due volte; inoltre questi sono ancora più ricchi ed assumono una forma un pò particolare che per l’appunto ricorda proprio le tegole dei tetti, anche se qualcuno li chiama anche cortecce sempre per la somiglianza con questo “tessuto” tipico degli alberi. Dal momento che vengono preparati con albumi e nocciole, la variante può essere con mandorle o pistacchi o anche noci, ed anche il rivestimento invece del cioccolato fondente, può essere di cioccolato al latte o ancora più goloso, di cioccolato bianco (non ne avevo altrimenti optavo per questi ultimi 😀 ).
Questi dolcetti li ricordo da che ne ho memoria, quando ero piccola li trovavo sempre nel panificio di fiducia di mia nonna ma li ho sempre, come dire, snobbati, non mi attiravano (beata ignoranza XD ). Che dire, è bastato assaggiarli una sola volta, all’età di circa 20 anni (qualcosa in più), per sviluppare una vera e propria dipendenza XD Cosa mi sono persa per tutti questi anni!!
Fortunatamente di tempo ce ne ancora per un pò per pasticciare, la fisioterapia è ormai iniziata e sono a buon punto e sta dando i suoi frutti, quindi presto si ritorna a lavoro con tanta carica ed energia ma soprattutto con tanta felicità nel cuore! ❤ Di conseguenza il tempo sarà di meno ma non significa che vi abbandono…restate sempre con le orecchie e gli occhi aperti che ci sono sempre per disturbarvi con nuove ricette golose! 😛
Partiamo allora subito con la ricetta 😀 Continua a leggere
Dolcetto o Scherzetto?
Prometto che cercherò di non riempirvi più di biscotti per un bel pò di tempo…ja almeno fino a Natale. Lì purtroppo è inevitabile non regalarli, un pò come il Panettone e il Pandoro 😀
Intanto, oggi è Halloween e in realtà volevo dedicarmi a qualcosa di più carino ed elaborato ma alla fine ho ripiegato sui biscottini a forma di dita.
E’ vero che non è una nostra festa e ce ne saranno tante di persone che non condivideranno questa voglia di mettersi ai fornelli e sfornare dolcetti a forma di zucchette, fantasmini e altro. Ma alla fine, neanche io ci tengo molto a questa festa, o meglio non ci credo…l’unica cosa che più mi piace è vedere i bambini bussare alla porta mentre urlano “Dolcetto o Scherzetto” e poi furtivamente prendono tutti i dolcetti nel vassoio. Ecco…per me solo questo è Halloween…condivisione ed un piccolo divertimento per i bambini ed anche per me che mi metto subito a pasticciare. Quindi, prendetela così…come un momento di divertimento, senza attaccarci troppo alle leggende e altre voci che girano.
Io intanto, mentre la pizza finisce di lievitare e anche l’impasto delle frittelle con i bianchetti, attendo i bambini con il mio vassoio di biscottini!! 😀
S di Sicilia e di buone feSSSte!
Ve l’avevo detto che questo era il periodo delle produzioni industriali a casa mia!! E ora vi delizio con quest’altra ricetta…sempre collegata alla tradizione natalizia di casa mia, ma in questo caso con tante modifiche, non solo negli ingredienti ma anche nella forma!
Negli ingredienti per la presenza del limoncello, e nella forma perchè effettivamente dovevano avere un’altra forma, ma dal momento che volevo sperimentare ho provato quest’altra tipica forma delle paste di mandorla, tipici dolci siciliani: infatti solitamente (anche la mia stessa nonna) si ha come abitudine quella di spremere l’impasto tramite sac a poche dandogli la forma di piccole stelle e decorandoli sempre con una ciliegia candita o con una mandorla. Questa volta invece, non ho seguito questa “regola” e ho fatto un pò di testa mia, riuscendo comunque ad ottenere un risultato molto soddisfacente! 😀
Il profumo ed il leggero di retrogusto di limoncello hanno un pò conquistato anche mia nonna, che ormai, come dice lei, i dolci li tiene impastati nella pancia: cioè, dopo tanti anni trascorsi a realizzare numerosissime prelibatezze, è arrivata al punto da non desiderarne più da mangiare. Però, nella scelta tra brutti ma buoni e paste di mandorle è andata sicura su queste ultime, pur avendo una forma diversa da quella che fa lei…. jà, l’ho conquistata!! XD
Anche in questo caso vi riporto la dose per un numero più basso di dolcetti, in modo da avere le quantità giuste per realizzarne un numero che può essere consumato anche in un solo giorno (la solita esagerata! 😛 ).
E allora…iniziamo? 😛 Continua a leggere
Brutti ma Buoni per ricordare
Con questa ricetta ritorno sempre un pò bambina: i brutti ma buoni sono sempre stati i biscotti che facevano da centrotavola ogni anno durante le feste di Natale, a fine pranzo/cena, con tutti i parenti intorno che sgranocchiavano questi piccoli dolcetti alle mandorle, insieme agli altri dolci e biscotti di questo periodo, come roccocò, mustaccioli (di cui vado pazza!! XD ), paste di mandorla e, ovviamente, al panettone e al pandoro.
Rispetto alla ricetta di mia nonna, ho apportato varie modifiche, il risultato è garantito e non vi dico il profumino che si sprigiona durante e dopo la cottura!
Per questa volta ho realizzato una delle famose produzioni industriali, per questo motivo vi riporto le quantità per realizzare un numero “normale” di biscotti.
C’è da dire che sono dei biscotti che, per quello che so e che ricordo, nascono in Piemonte, la cui ricetta originale prevede come frutta secca le nocciole, ma che qui a Napoli abbiamo sostituito con le mandorle.
Allora! Torniamo un pò indietro nel tempo e iniziamo con la preparazione! 😀 Continua a leggere