Chiamatele come volete, nuvole, fiocchi di neve, batuffoli…alla fine la sostanza non cambia.
Parlo dell’ultima invenzione dolciaria di Napoli: queste soffici brioche piccole con tantissima crema alla ricotta all’interno che quando le mordete sono un’esplosione di crema. Buonissime!!
Alla fine la ricetta è unica, nel senso che bene o male le dosi ed il metodo sono sempre le stesse.
Sono da provare almeno una volta, anche se qua già sto alla seconda volta!!
Seconda volta perchè me le hanno proprio chieste: mio zio appena ha visto le foto che avrei messo qui sul blog è quasi impazzito dicendo “No, le dobbiamo fare!!” estasiato della visione di quelle foto! XD
E allora come non accontentarlo. Ora gli ho lasciato anche la ricetta e credo sia ancora più contento! 😀
La procedura è davvero semplice! La crema è senza uova e le brioche le potete fare di qualsiasi dimensione. Io sono un pò megalomane e quindi la prima volta mi sono uscite delle bombe, non erano delle nuvole ma un’intera perturbazione XD
Inoltre, le brioche sono davvero soffici, non ho mai fatto una brioche così soffice che si scioglie in bocca!! E rimangono così anche nei giorni successivi!
Le dovete provare, assolutamente!! 😉
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O’ rre’ e Napule… o’ babbà!
So già che in questo momento mi state maledicendo perchè con questa ricetta ho sabotato tutti i vostri buoni propositi riguardo la dieta e l’alimentazione sana ecc ecc…ma questa ricetta, ma che dico?! Questa opera della pasticceria napoletana la dovevo assolutamente condividere con voi!
Questo è il Babà!! Il dolce napoletano per eccellenza, insieme alle sfogliatelle ricce e frolle, insieme al biscotto all’amarena e alla regina pastiera e tanti altri pasticcini tipici!
E’ il dolce che fa da padrone in ogni singola vetrina di tutte le pasticcerie napoletane, col suo bel colorito bronzato, con la sua bagna tipicamente al rum che la fa brillare ed con tutte le sue forme: a ciambella, piccola o grande e a funghetto…magari spaccato al centro con panna e fragole o crema e amarene….insomma è proprio il Re di Napoli!
Eppure, se uno volesse sapere per filo e per segno la vera storia del babà, scoprirebbe che in realtà lui è nato in Polonia, come frutto dell’ira del re Stanislao Leszczinski dopo aver buttato contro una bottiglia di rum il Kugelhupf. Quindi il babà si può considerare come l’evoluzione del Kugelhupf, o comunque un suo parente stretto. Comunque sia, dopo essere nato in Polonia, si trasferisce a Parigi ma in realtà è a Napoli che viene adottato completamente dai calorosi e golosi napoletani!!
E’, inoltre, il dolce che ogni domenica regna sulla tavola di ogni famiglia napoletana dopo l’abbondante pranzo..mentre si crogiola nella sua bagna nella famosa “guantier” insieme agli altri pasticcini.
E poi, ricordate che se vi trovate a parlare con un napoletano e lui vi dirà “Si’ proprij nu’ babbà!!“, sappiate che vi sta facendo un bel complimento, paragonandovi ad un dolce buonissimo, proprio per sottolineare il vostro carattere dolce e caloroso, anche se spesso il vero significato di questa frase viene travisato e trasformato “sei proprio un fesso (cioè stupido)”, e credetemi da napoletana vi dico che non è questo il vero senso della frase.
Dopo essere cresciuta un pò anche nella casa della mia nonna paterna Rosetta, tra babà, millefoglie, pastiere, brutti ma buoni e pasterelle varie tutte da lei realizzate, condivido con voi questa ricetta di famiglia! 😀